Come noto, il tirocinio per l’abilitazione professionale, che nei precedenti anni accademici si svolgeva dopo la laurea, è stato inserito all’interno del Corso di Laurea di Medicina e Chirurgia e prende il nome di Tirocinio Professionalizzante Valutativo per l’Esame di Stato (TPVES).

Ebbene, in base al recentissimo Decreto legge 17 marzo del 2020, articolo 102 comma 1, il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia -Classe LM/41- abilita direttamente all’esercizio della professione di medico-chirurgo, previo espletamento, durante il corso di studio, del tirocinio pratico valutativo, superato con il giudizio d’idoneità.

Tuttavia, il tirocinio pratico-valutativo, dal cui superamento scaturisce la citata abilitazione professionale, non risulta, da subito, aperto a taluni studenti, laureandi 2020, che non appartengono alla coorte 2014/15.

Di conseguenza, alcuni aspiranti, in procinto di laurearsi (estate 2020), “fuori corso”, si vedrebbero esclusi dal prossimo tirocinio pratico-valutativo pre-laurea, con il mancato conseguimento, nel breve periodo, dell’abilitazione medica. 

Avverso la citata esclusione/preclusione, nell’intento di estendere la valenza abilitante della laurea a tutti i nuovi medici, lo studio legale Esposito& Santonicola è pronto ad avviare idonea tutela giudiziaria.

Per saperne di più, s’inoltri WhatsApp, preferibilmente scritto, al 3661828489.

I legali Aldo Esposito e Ciro Santonicola